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mercoledì 24 febbraio 2016

Un mio pensiero a proposito di ‪#‎diritticivili


Mi affascinava, una volta, la storia di un giovane che viveva non troppo lontano da noi, più di 2000 anni fa: mi dicevano, parlava d'amore. Chissà quante volte il suo messaggio sarà stato tradotto, interpretato, usato, abusato, strumentalizzato! 

Molti miei contatti sono incazzati. E anche molti loro contatti. E siccome non penso di essere una persona fuori dal comune, sono convinta che anche voi siate circondati da persone incazzate. E così i vostri amici, gli amici dei vostri amici ecc. 

C'è un oceano di gente incazzata. Siamo proprio sicuri di poter continuare a nuotare tranquilli? Io non mi sento sicura in un Paese in cui si nega l'uguaglianza, in cui, per tutelare i bambini, non si tutelano i bambini (e non è un gioco di parole), in cui c'è chi assolve al dovere di pagare le tasse senza poterne godere i benefici. 

E non vedo amore in chi vive sereno accanto a gente tanto incazzata, che non è gente astratta, perché in quell'oceano, di certo, c'è un nostro vicino, un nostro amico, un nostro familiare e le rocce contro cui va a sbattere, troppo prese dalla missione di salvare il mondo, lo hanno fatto incazzare. 

Ma il mondo non è solo terra. E la terra non vive senza il mare, che, solo quando sarà ripulito da ingiustizia e pregiudizi, potrà davvero dare il meglio di sé. #Sveglia

domenica 19 ottobre 2014

I nuovi inquilini del piano di sopra - Racconto di Daniela Troncacci


I nuovi inquilini del piano di sopra - Daniela Troncacci
Questo racconto è nato prima della Legge n. 76 del 20 maggio 2016, la quale 'istituisce l'unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale... ' Con essa, il desiderio della 'segretaria' si è in parte avverato. 


Lo puoi leggere gratuitamente su wattpad

"Purché se ne parli", i commenti di chi lo ha letto:

Francesco Principato, scrittore: "... Ti sei cimentata con un argomento difficile seppure di grande attualità e lo hai fatto senza prese di posizioni, senza retoriche rivendicazioni. Probabilmente perché non hai affrontato una questione personale, ma una querelle di alto senso civico...." Leggi tutto

Hanta Yo (associazione culturale):"... Emerge la fragilità dell’essere umano e il suo bisogno di accostarsi al proprio simile per condividere e meglio comprendere le comuni paure, gioie, emozioni..." Leggi tutto




lunedì 13 ottobre 2014

OASI: momenti di tranquillità e Arteterapia


Sono passati svariati mesi, dall'ultimo mio post. La vita scorre, a volte impetuosa ti trascina, ti travolge, a volte rallenta davanti agli ostacoli, ma non si ferma, mai. In questi mesi ho lavorato, letto, studiato, scritto. Riflettuto, progettato.
 
Il 29 settembre ho partecipato alla serata di presentazione del corso
 
Per partecipare non è necessario possedere doti artistiche, io in particolare conosco ben poco i materiali artistici e se devo fare un disegno non so da dove cominciare. Ma l'Arteterapia è un'altra cosa. Il nome è forse un po' fuorviante, in quanto il corso non ha veri e propri intenti terapeutici, ma è un modo per scoprire se stessi, entrare in contatto con la propria intimità, o dare libero sfogo a pensieri ed emozioni giocando con colori, pennelli, spugnette, creta... Sto per affrontare il mio secondo percorso "alla scoperta di me" e questo è stato il passo di avvio:
 
  
Ne sono molto soddisfatta perché, rispetto a due anni fa (vedi qui) vedo differenze sostanziali (almeno per me!!!): via le spirali, via la confusione di colori, un po' meno astrattismo, un po' più di concretezza; linearità. E il cuore, sempre, rimane, lì, che batte... e si interroga. Solo dopo averlo osservato attentamente, ci ho ritrovato un luogo a me molto caro, in cui ho passeggiato molte volte, anche recentemente, con i miei genitori. Momenti di tranquilla serenità, di amore gratuito e certo, sconfinamento protetto.
 


Se vivi a Milano o intorni e vuoi maggiori informazioni sui corsi di Arteterapia con Claudia Matta clicca QUI
 

venerdì 18 ottobre 2013

I nuovi inquilini del piano di sopra - Racconto Commento di Hanta Yo


Nel post Ho suonato un tamburo Masai ... ho raccontato la mia esperienza con Hanta Yo.
Qui di seguito il commento di Hanta Yo al mio libro:


I nuovi inquilini del piano di sopra - Daniela TroncacciCara Daniela,
abbiamo letto con piacere il tuo racconto sull’Amore e l’Amicizia che nella sua semplicità rimanda all’importanza delle piccole cose e dei piccoli gesti.
Emerge la fragilità dell’essere umano e il suo bisogno di accostarsi al proprio simile per condividere e meglio comprendere le comuni paure, gioie, emozioni.
Dal nostro punto di vista il racconto è forse un po’ troppo ricco di dettagli che contribuiscono comunque allo sviluppo della narrazione.
Grazie per aver condiviso con noi il tuo racconto e buon proseguimento nella tua ricerca espressiva attraverso la scrittura!
Un abbraccio e buona estate!  Claudia e Mimmo
  
Grazie, ragazzi per aver letto il mio racconto e per il vostro prezioso riscontro!

sabato 7 settembre 2013

Sono nessuno, nessuno sia

Se mi dicessero: “La tua vita è tutta qui” io ci starei: ”Reggere la scala mentre cambia la lampadina del bagno, liberare insieme di ghiaccio il congelatore, eliminare uno scarafaggio, liberare il pavimento da un tappeto di larve di mosca…” Io ci starei.
 
E ridere di un dolce riuscito male,  arrabbiarsi per un barattolo di zucchero lasciato alla mercé delle formiche, e dividere le spese della bolletta del telefono, con i conti che non tornano mai. Io ci starei.
 
Ma non è così. Perché ci sono persone che hanno diverse sfaccettature.
 
E puoi condividere le cose più quotidiane e repellenti ma non le emozioni. E puoi rimuovere insieme le larve dal pavimento, ma non uscire insieme per un gelato, solo noi due, chissà poi perché… Forse troppo noiosa, o forse troppo quotidiano tra noi, niente di nuovo da dirci, niente da scoprire… Eppure mai una volta una frase su paure, progetti, letizie, emozioni. Si parla del tempo. Si parla di politica. E il mio corso di francese come va.
 
Superficie. Pavimento ricoperto di larve. Basilico appassito. Piante da annaffiare. Bollette da pagare. Una volta vedevamo un film insieme. Una volta leggevamo gli stessi libri. Una volta non mi ero persa ancora in quegli occhi che credevo sereni. Una volta era tanto tempo fa (mi manca). Eppure riesco ancora a trovare la calma in quegli occhi. Se si parla del tempo. Se si parla di politica. Non cerco più approvazione. Né note positive.
 
Sono nessuno. Nessuno sia. I miei occhi non vedono più. Impermeabili. Accanto: persona estranea. Che cambia una lampadina, che parla del tempo. Saluta e se ne va. “La tua vita è tutta qui”. Forse, no, a dire il vero, non ci starei. Perché manca il sorriso, manca complicità, manca un bacio. Ma soprattutto manca quel gelato e una passeggiata negata, solo noi due, a condividere - giammai un arcobaleno -  uno stesso spruzzo di smog, è un buco grande nell’esperienza di noi due.
 
Sono nessuno. Nessuno sia. Per entrambi.
 
Qualcuno cammina sul tetto di fronte. No, è solo un piccione. Capita, a volte, di vedere qualcosa che non c’è. Capita, a volte, di fissarsi in quella visione e cercarne conferme. Capita, a volte, di voler vedere serenità in quegli occhi, e sorrisi. Ci sono, forse, non per me.
 
Sono nessuno. Così sia, così sarà.
 
Se volto lo sguardo lo vedo davvero, forse, un uomo che cammina sul tetto, che davvero ci sta. Se lo guardo per quel che è, forse, mi guarderà. Chissà che non sia più sexy mentre cambia le lampadine!

lunedì 8 luglio 2013

I nuovi inquilini del piano di sopra - Racconto Commento di Francesco Principato


Il poeta, romanziere, commediografo Francesco Principato, ha così commentato il mio racconto "I nuovi inquilini del piano di sopra", in una mail del 10 giugno 2013:


I nuovi inquilini del piano di sopra - Daniela Troncacci" Carissima amica,
non mi va di scrivere una recensione (non mi reputo in grado di farlo), ti voglio scrivere una lettera per come si faceva una volta, quando si scriveva con carta e penna e le parole erano molto più dettate dal cuore.
Ti ho conosciuta e ti conosco da molti anni come amica sensibile e come poetessa capace di esprimerti con parole di grande peso specifico, il peso specifico della poesia (ti ricordi dei nostri vecchi concorsi poetici su Naufragi?).
Ho ricevuto il tuo racconto Gli inquilini del piano di sopra e l'ho iniziato subito a leggere preso da una grande curiosità: il titolo mi proiettava in una grande confusione. Di cosa parlerà Daniela? di vita 'precaria'? di subaffitti e convivenze? della 'sopravvivenza? ha scritto un racconto umoristico?
Nell'attesa di scoprirlo leggendo, i pensieri rincorrevano i ricordi e cercavo di scoprire cosa sapevo di te.
Man mano che giravo le pagine, di te non riconoscevo niente, niente tranne la grande leggerezza con cui affronti le delusioni della vita, le sue storture e le sue contraddizioni. E la tua grande sensibilità.
Ti sei cimentata con un argomento difficile seppure di grande attualità e lo hai fatto senza prese di posizioni, senza retoriche rivendicazioni. Probabilmente perché non hai affrontato una questione personale, ma una querelle di alto senso civico.
Ma è il modo in cui lo hai fatto che rende questo racconto una perla: hai reso questa storia difficile... una storia 'normale'. E questo è il grande merito del tuo racconto, far apparire l'argomento affrontato (e non dico di cosa si tratta) 'una cosa normale' e, senza mai dire una parola di disgusto, hai partecipato questa 'notizia' al lettore. E qualsiasi lettore che finisce questo libro... si ritrova prima disarmato e poi trafitto dall'ingiustizia.
Ho un solo piccolo appunto tecnico: a volte hai abusato dei 'due punti', forse ce ne sono alcuni di troppo ma ciò toglie poco alla scrittura: il racconto si legge comunque in un fiato.
Ciao Sissotta e complimenti.
Francesco
p.s. Hai visto che anch'io ho usato tanti 'due punti'? :)

Grazie Francesco! Soprattutto per averlo letto, è stato per me un grande onore!!!

domenica 28 aprile 2013

Arte(terapia): tappe di un percorso

Arteterapia) - Laboratorio il piccolo, Milano:
"i percorsi d’arteterapia rivolti ad adulti di ogni età, facilitano l’espressione creativa offrendo opportunità d’incontro con se stessi e con gli altri, utili a dare spazio a vissuti e temi personali, ad affrontare momenti di cambiamento, a scoprire nuove risorse personali. Non sono necessarie competenze o doti artistiche."
 
Qui le tappe del mio percorso da ottobre 2012 a maggio 2013:

Lunedì 12/11/2012: Vortice d'amore

Vortice d'amore,
tutta mi pervade,
nulla di più.
Dilagano scintille di cuore
fuori di me:
cercano abbracci.
E gioia sia.

(21/05/2013)


 
 
Lunedì 08/10/2012: Una pietra sul cuore
 
Un cuore che sembra esplodermi dentro
come un vulcano di rabbia e di amore,
in una spirale di emozioni contrastanti,
pur se schiacchiato, cerca di emergere
e circondarsi di energie positive.
Pesa, quella pietra sul petto,
ma è in superficie, si alleggerirà...

(28/04/2013)




Lunedì 08/10/2012: Bagliori nel blu


Il cuore aveva voglia di esplodere,
e frantumarsi in schegge di dolore...
Ma non perse mai di vista la luce...
Esplosero bagliori nel blu.

(10/05/2013)


 
 
 
 
(Prossimamente le altre tappe...)

 
 
 
 

venerdì 8 marzo 2013

Otto marzo...

Anche la donna più precisa - ben vestita e truccata di fresco, in corsa per una brillante carriera - ha le sue debolezze,
anche lei si alza con i capelli sfatti, anche lei ha mal di pancia, talvolta...
 
E le rughe che si increspano agli angoli della bocca quando cerca di non piangere...
 
Non amateci solo quando ci mettiamo in vetrina, sul bancone di un bar,
 
amateci nel quotidiano delle mura domestiche, quando siamo nervose e sappiamo di unto, perché cresciamo i vostri figli, laviamo i vostri panni, cuciniamo i vostri piatti preferiti
 
e continuiamo ad amarvi anche se sappiamo che russate, puzzate di sudore e non siete perfetti, perché
 
AMARSI NELLA IMPERFEZIONE E' LA VERA PERFEZIONE DELL'AMORE...
 

domenica 3 marzo 2013

Vorrei...

...che i tuoi occhi
per una volta mi guardassero
 - non dico "con amore",
semplicemente mi guardassero,
ascoltassero i miei non-detti,
abbracciando la mia fragilità...

lunedì 25 febbraio 2013

Grazie, per queste lacrime...

GRAZIE,
 perché mi hai mostrato
come mi vedono i tuoi occhi,
e non mi è piaciuto.

 GRAZIE,
... perché sei voltato altrove
ed ho capito che esisto
anche senza il tuo sguardo.

 GRAZIE,
perché mi hai fatto piangere
e per fuggire dalle lacrime
ho trovato una nuova strada.

 GRAZIE,
so che non vuoi saperne
ma quasi quasi....
ti meriti un bacio ;-)
 
 
... E GRAZIE
per le bugie
che mi hanno mostrato
la verità!!!

domenica 30 dicembre 2012

Resti sempre accesa la luce della speranza!!!!!!!!!!!

Vorrei esser lì accanto a te, ad osservare quel che fai, veder crescere la tua creatura e le soddisfazioni tue; gioire con te e preoccuparmi, meditare - vivere - accanto a te.
Non mi è dato, invece, che di sfiorare solo una scia dell'aria che respiri.
Ho atteso tanto di esser chiamata sulla sedia accanto a te, invano.
Non perdo la speranza di tornare un giorno a ridere di cuore in cucina a fare dolci, e a stento cerco altrove qualcuno con cui progettare insieme il pranzo di domani, il film da vedere, una nuova pagina, le nostre gite.
Cerco a stento, ma non dispero, né temo, di trovare. Non sentirai, ne son certa, la mia mancanza.
Io la tua la sento già, e mentre lo scrivo sei già ricordo.

E a tutti coloro che amano ma non son corrisposti
auguro di non perdere i loro sentimenti,
di viverli con dolcezza, di accarezzarli,
e pian piano lasciarli andare;
che restino bei ricordi,
ma non accechino uno sguardo verso il futuro:
la vita può sempre essere migliore di quella che è!

lunedì 8 ottobre 2012

NON HO PIU' PAURA

Cos’è questo silenzio assordante?
Dove son finiti i miei pensieri?
E il mio cuore, perché non batte?
E’ questa forse quella che chiamano pace?
Quando i nodi si sciolgono
I dubbi svaniscono
Le sicurezze ritornano
E io sono io
con tutte le parole non dette
e quelle che non avrei voluto sentire
tutta intera, ancora una volta
E un’ampia strada davanti
E alberi e fronde a tendere i rami
il vento a sfiorarmi la pelle
Compagni e sostegno.
Se qualcuno non segue i miei passi
Altri sono accanto a me
E ne cantano e gioiscono
Non sono sola. Non ho più paura.

domenica 30 settembre 2012

Spada che mi trafiggi il cuore

Spada che mi trafiggi il cuore, inutile respingerti, cercare di mandarti indietro, di allontanarti da me...

Dovrai passarmi attraverso, dovrò sanguinare lacrime e sudore, affiché tu possa passare oltre, andare via.

Forse allora le mie ferite potranno finalmente guarire...

Dolce come il miele

Stamattina il cielo non prometteva sorrisi, ma la mia voglia di uscire era tanta che ho deciso di uscire comunque per una breve passeggiata. Mentre percorrevo a lenti passi vie note affatto affollate, con la testa immersa nei pensieri di un trottolino amoroso, du du du da da da, distratta, il naso all'ingiù, mi son imbattuta in un cartello pubblicitario che promette dolcezze di varie varietà...





 
 ... (a me ne basterebbe una... quella di un paio di labbra... non un paio a caso... proprio quelle là.)


giovedì 27 settembre 2012

Tutta colpa del morso del gatto

Può capitare che solo quando si è guariti (o si sta per guarire) ci si renda conto di esser stati malati.
Ed è così che solo ora che non mi importa più (ma davvero?), posso ammettere a me stessa di essere stata innamorata (o comunque qualcosa di simile).

Innamorata di uno sguardo che non ho più visto, di un sorriso che non ho più visto, di un NOI DUE che mai più si è ripresentato in quel modo (o forse un paio di volte ancora, rapidamente, ma non tanto intensamente così)
Era il 3 o 4 novembre (un giovedì).

Li ho cercato ancora quegli occhi, l’ho cercata ancora quella situazione. Invano.

Non si può inseguire un treno in corsa né continuare a tirare un sasso che torna in fronte.

Forse quegli occhi, quello sguardo, quel sorriso erano solo nella mia fantasia delirante nella febbre e nell’infezione causati dal morso del gatto.

mercoledì 26 settembre 2012

URLA, DAL PALAZZO DI FRONTE...

Sento provenire urla, dal palazzo di fronte. Cerco di non ascoltare le parole di accusa che una donna rivolge al suo uomo. Mi chiedo, però, come si possa arrivare ad avere tanta rabbia e delusione, come l'amore possa ferire così tanto, e quanto, a volte, io per prima, noi donne non siamo esagerate nelle richieste che rivolgiamo all'uomo che amiamo, in quella continua tensione al consenso, all'accettazione, al sentirci uniche, irripetibili, essenziali, nella ricerca dell'esclusività... Per quanto un uomo possa amarci, avrà sempre bisogno di altri spazi, di altra aria, di altre menti con cui confrontarsi, limitarlo (e limitare noi stesse concentrando su di lui tutti i nostri pensieri, progetti, aspettative) non potrà che soffocare l'amore...

martedì 25 settembre 2012

Il momento di mettere il punto

Arriva sempre, prima o poi, il momento di mettere il punto.

Al termine di un brano mai scritto, che ho avuto remora anche solo a pensare, al termine di un ennesima discussione che non ha portato a nulla di concreto, al termine dell'ultimo sogno ad occhi aperti, infranto all'apparir della realtà... eccomi qui, penna in mano, pronta a metterlo, ma non del tutto.

Non è che il mio interesse per quella storia non scritta, non detta (non vissuta), né troppo sperata, sia scemato... E' che non ho più fiato per stare dietro ad un treno in corsa e alle sua fermate veloci, ho l'affanno solo a leggere la tabella degli orari... e sbuffo come una ciminiera e arranco e mi slogo le caviglie nel tentativo di raggiungerlo ma so che non ce la farò mai... se non è esso a decidere un attimo di fermarsi, e magari di guardare verso di me ed aspettarmi.

Ho tirato l'ultimo sasso, mi è tornato in fronte... (quindi ho ancora un sasso da tirare :-) ); corro a sotterrarlo, sia mai me ne venisse la tentazione, di tirarlo ancora, sono stanca di aver la testa rotta. Lo tirerò di nuovo solo quando avrò almeno la minima certezza che sarà trattenuto, nel pugno di una mano forte, la mano di un uomo desideroso di guardarmi.

lunedì 24 settembre 2012

Notte insonne. La mia mente pensa, la penna scrive. Il mio cuore perde colpi. Domani avrà smesso di battere. E’ triste, ma è meglio così. Ho tante altre cose da fare che correre dietro ad un treno che non si fermerà mai. Ho l’affanno al solo pensarci. Un’altra avrà ciò che desideravo con tutto il cuore e tutta l’anima. Che sia. Non posso continuare a stringere un pugno vuoto (e a farmi male con le mie stesse unghie).

giovedì 19 luglio 2012

Io Amo...

... Ogni volta in modo diverso.
... Coinvolgente, totale, con passione...
Ma diverso.

... Ogni volta un particolare diverso.
Che colpisce, che stupisce o rassicura.
Ma sempre diverso.

... Ogni volta un uomo diverso.
Mai due nello stesso tempo.
Solo lui, l'unico, il solo.


... Ogni volta con maggior stupore,
brivido, curiosità...
gioia e desiderio...

... in modo esclusivo,
coinvolgente, totale, con passione,
Ogni uomo in modo diverso.

Non puoi amare dello stesso amore
il sole il vento il mare
pur se con la stessa intensità.


Io amo, ora, come mai prima,
un uomo diverso...
Ogni giorno lo stesso uomo.


 
(AcquaDiSorgente)