giovedì 2 febbraio 2012

Estrapolare un concetto

TUTTO E' AMORE... TUTTO E' AMORE. CON L'AMORE VIENE LA COMPRENSIONE. CON LA COMPRENSIONE VIENE LA PAZIENZA. E POI IL TEMPO SI FERMA. E OGNI COSA E' CALATA NEL PRESENTE.
(Molte vite, un solo amore - L’eterno incontro delle anime gemelle,  B. Weiss)

Può cambiare qualcosa, nel leggere la frase sopra, sapere che è tratta da un libro sulla reincarnazione, o da una favola di Andersen, o dal Vangelo secondo Marco? Può servire ad inserirla in un quadro teorico più ampio, a contestualizzarla. A scartarla perché rientra in concetti che non condividiamo... Oppure possiamo estrapolarla e provare ad ascoltare la risonanza che ha nel nostro cuore e nel nostro spirito. Presa da sola, per se stessa, per quel che è: cosa ci dice di noi stessi, nella nostra esperienza, della nostra relazione con il mondo? Cosa ti dice, di te... di me?

8 commenti:

  1. ..io penso che le parole abbiano il loro senso, indipendentemente dal contesto, a meno che non siano fraintendibili. Quelle parole non possono essere fraintese, perchè l'idea è una, ed in questo caso il contesto perde di importanza.
    Ciao
    Andrea
    :-)

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  2. Queste parole cadono in un mio delicato momento storico; ero ottimista sull'amore..fino a quando uno dei miei mi ha fatto provare tanto dolore..

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  3. Una notizia che può risultarti utile
    Un concorso gratuito dedicato alle sole donne.

    Il tema: “Voci di donne 2012. Il racconto in trenta righe: la prima volta che…”.

    Il concorso è promosso dall’Assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna: è la settima edizione dell’iniziativa letteraria dal titolo generico “Voci di donne 2012: il racconto in trenta righe”.

    Nacque con l’intento di permettere alle donne di raccontarsi utilizzando la parola, in racconti brevi.

    Basta essere donne, per partecipare.

    Si tratta di scrivere qualcosa come una sola pagina: trenta righi, 80 battute in ognuno, quindi complessivamente massimo 2.400 battute spazi compresi.

    Iniziativa letteraria a Piangipane
    05/12/2011
    “Voci di donne 2012. Il racconto in trenta righe: la prima volta che…”
    L’Assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna, promuove la settima edizione dell’iniziativa letteraria “Voci di donne 2012: il racconto in trenta righe”.
    Nata con la finalità di permettere alle donne di raccontarsi attraverso la forma scritta, lasciando andare la propria fantasia e comunicando le proprie sensazioni, idee, pensieri, speranze, delusioni, l’iniziativa ha come tema, per l’edizione 2012: “La prima volta che...”.

    Chi volesse partecipare può scegliere di:
    1) spedire o consegnare a manoil proprio scritto in busta entro mercoledì 22 febbraio 2012 a: Comune di Ravenna - Ufficio Decentrato di Piangipane / Biblioteca Piangipane “Voci di donne 2012” - Piazza XXII giugno 1944, n. 6 - 48124 Piangipane (RA)
    2) inviare il racconto via mail a: vocididonne2012@comune.ra.it
    Lo scritto non deve essere superiore alle 30 righe (di 80 caratteri ciascuna). Non fa fede il timbro postale.
    La partecipazione è gratuita e aperta soltanto alle donne.
    Non sono previsti premi per le partecipanti, ma solo riconoscimenti simbolici oltre all’omaggio della pubblicazione contenente tutti i racconti arrivati.

    L’Assessorato al Decentramento organizzerà un evento conclusivo al Teatro Socjale di Piangipane, lunedì 5 marzo 2012. In quell’occasione verranno letti alcuni racconti precedentemente selezionati da una giuria di esperti.

    Per informazioni:
    Ufficio Decentrato di Piangipane
    tel: 0544 418804
    e-mail: vocididonne2012@comune.ra.it

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  4. Grazie Andrea, per questa condivisione di idee!! :-)

    Mariantonietta, ti va di raccontarmi qualcosa di più di tuo figlio? Grazie per la segnalazione, dove possono trovarti? Ho provato a seguire il link ma non ho trovato molto....

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  5. bentornata e felicissimo di rileggerti! ciaooo:-)
    Claudio

    http://alphac61.iobloggo.com

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  6. Non hai il mio indirizzo?
    Ad ogni buon conto puoi scrivermi al'indirizzo Gmail, ma non mi va di scrivere granchè della faccenda di mio figlio. Mi addolora e non mi serve.
    BUONA DOMENICA

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  7. “Amore”, al pari di “Dio”, sono per lo più termini abusati, anche a causa dell’influenza dell’inglese. Love ormai è un termine vuoto e l’acronimo OMG per Oh my God! è stato codificato dal Webster.

    Bisognerebbe tornare alla distinzione che del termine amore fa per esempio la lingua greca.

    Be’, Daniela, cambia qualcosa se di amore parla Andersen o Gesù in Marco o l’apostolo Paolo in Prima corinzi.

    Di certo l’amore esige disponibilità e ascolto.

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