La chiamano selezione/formazione-non-retribuita: dopo due giorni di teoria, la pratica.
Al telefono a chiamare clienti per vendere "il prodotto", gli applicativi che riportano il tuo nome e cognome con cui sarà registrata ogni tua operazione; orario 09-18, pausa di 15 min. spaccati alle 11 precise, pranzo dalle 13 alle 14 (e se rimani impantanato al telefono fino alle 13,40 ti puoi concedere un caffè e via, di nuovo al telefono).
Senza aver firmato nulla, nemmeno l'ingresso in azienda, quindi presumibilmente anche senza assicurazione.
Vedo giovani indaffarati a darsi da fare nell'inventare argomentazioni non ancora acquisite. Ad intortare potenziali clienti (non ricconi che hanno soldi a palate da spendere, ma poveracci indebitati fino al collo a cui si cerca di vendere a tutti i costi consulenza legale, "creando in loro il desiderio, perché poi avranno la soluzione ai loro problemi e staranno meglio" - ma intanto non sanno se domattina riusciranno a fare la spesa...).
Un buon venditore ha una uguale buona dose di EMPATIA e ORGOGLIO, io ho provato solo EMPATIA e VERGOGNA. c'è un limite a tutto.
Vedo giovani indaffarati a farsi vedere brillanti e ligi pronti a dire "signorsì" pur di vincere il premio finale.
A fine giornata ti diranno se hai superato la prova vincendo un contratto a tempo indeterminato.
Io me ne sono andata prima... mangerò pane e cipolla ma a 40 anni non posso rinunciare alla mia dignità (ancora posso permettermelo, ma chi non può?)
..è un post bellissimo, Dani.
RispondiEliminaE' che etica e dignità sono oramai parole vuote, per molti, forse per troppi...
Tutta la mia solidarietà Daniela.
RispondiEliminaContraccambio di cuore la tua visita e, letto il post, ti dò tutta la mia solidarietà
RispondiEliminaDany, sei grande, sei tu, ti riconosco...avanti sempre così!!!!!!un salutissimo da claudio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie per la solidarietà, ragazzi, fa bene... tanto!!! Un abbraccio! Capello
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