Il poeta, romanziere, commediografo Francesco Principato, ha così commentato il mio racconto "I nuovi inquilini del piano di sopra", in una mail del 10 giugno 2013:
non mi va di scrivere una recensione (non mi
reputo in grado di farlo), ti voglio scrivere una lettera per come si faceva una
volta, quando si scriveva con carta e penna e le parole erano molto più dettate
dal cuore.
Ti ho conosciuta e ti conosco da molti anni come
amica sensibile e come poetessa capace di esprimerti con parole di grande peso
specifico, il peso specifico della poesia (ti ricordi dei nostri vecchi concorsi
poetici su Naufragi?).
Ho ricevuto il tuo racconto Gli inquilini del
piano di sopra e l'ho iniziato subito a leggere preso da una grande curiosità:
il titolo mi proiettava in una grande confusione. Di cosa parlerà Daniela? di
vita 'precaria'? di subaffitti e convivenze? della 'sopravvivenza? ha scritto un
racconto umoristico?
Nell'attesa di scoprirlo leggendo, i pensieri
rincorrevano i ricordi e cercavo di scoprire cosa sapevo di te.
Man mano che giravo le pagine, di te non
riconoscevo niente, niente tranne la grande leggerezza con cui affronti le
delusioni della vita, le sue storture e le sue contraddizioni. E la tua grande
sensibilità.
Ti sei cimentata con un argomento difficile
seppure di grande attualità e lo hai fatto senza prese di posizioni, senza
retoriche rivendicazioni. Probabilmente perché non hai affrontato una questione
personale, ma una querelle di alto senso civico.
Ma è il modo in cui lo hai fatto che rende questo
racconto una perla: hai reso questa storia difficile... una storia 'normale'. E
questo è il grande merito del tuo racconto, far apparire l'argomento affrontato
(e non dico di cosa si tratta) 'una cosa normale' e, senza mai dire una parola
di disgusto, hai partecipato questa 'notizia' al lettore. E qualsiasi lettore
che finisce questo libro... si ritrova prima disarmato e poi trafitto
dall'ingiustizia.
Ho un solo piccolo appunto tecnico: a volte hai
abusato dei 'due punti', forse ce ne sono alcuni di troppo ma ciò toglie poco
alla scrittura: il racconto si legge comunque in un fiato.
Ciao Sissotta e complimenti.
Francesco
p.s. Hai visto che anch'io ho usato tanti 'due
punti'? :)
Grazie Francesco! Soprattutto per averlo letto, è stato per me un grande onore!!!