mercoledì 21 ottobre 2015

Gocce di luce sulla sabbia


Acqua che lava e dona sale:
Come onde al sole, certe lacrime,
Illuminano gli occhi,
Riaccendono il sorriso.

(22/08/2015)




venerdì 18 settembre 2015

"Il giardino e il suo tempo. Forme e colori": percorso di immagini e parole a Milano Rogoredo


Il mio racconto "Il giardino incantato" sarà parte integrante della mostra fotografica di Davide Cappelletti: un percorso in cui sono presentate sequenze di vita floreale in differenti momenti della giornata e dell'anno e con diverse condizioni atmosferiche. Le immagini catturano la magia di un angolo di quartiere che cela inattese sorprese: un orto coltivato a fiori. Le parole ne esprimono forme, colori, sentimenti, con cenni al linguaggio dei fiori, descrivendo attimi di un ciclo vitale...






lunedì 14 settembre 2015

"Il giardino incantato", Daniela Troncacci


Il giardino e il suo tempo Milano RogoredoRacconto

 parte integrante della mostra 

Fotografie di Davide Cappelletti

Spazio Socio Culturale Coop via Freikofel 7, Milano #Rogoredo



Il sole appena sorto, fresca l’aria... Cristallina l’acqua sgorga goccia a goccia, non da sorgente tra le rocce, ma da manufatto creato all’uopo dall’ingegno di chi non s’arrende a fatiche e avversità, e cerca, trasporta, costruisce, quel che occorre.

Armonia e speranza nel cielo azzurro si spandono spingendo un po’ più in là bianche nuvole fuggitive, che non turbino, non ancora, l’inizio di quello che sarà.

Tra i rami di cespugli rigogliosi, occhi curiosi scrutano, al di là dell'ombra delle fronde, e scorgono la magia di un ameno angolo di mondo, dove qualcosa di straordinario, eppure antico, accade ancora.

Giovani mani modellano sculture vive che pian piano alzano la testa verso il cielo, ignare dei cambiamenti di umore che esso riserverà e riverserà a suo piacimento.

Un gesto ed ecco, dall’arcobaleno di cui ha il nome, l’Iris si innalza, a recar messaggi tra cielo, terra e mare, a sparger col suo profumo fede e desiderio di buone nuove.
Fiero mostra la sua bellezza, che non svilisce, ma contribuisce alla beltà del luogo: dalla mattina alla sera, l’Iris è fermo, lì, che spera.

Polvere di sabbia, raggi di sole e gocce di rugiada: dalla mani nodose sgorgano foglie e spine e petali di velluto. Flessuosa la Rosa apre le braccia al mondo e dona amore, svela segreti a lungo celati, mostra perfezione, suscita devozione e ammirazione, esprime promesse. Sta in silenzio, quando è bianca; canta amore, quando è rossa; arde di desiderio se di color corallo; se brucia di gelosia si fa gialla, o se si vergogna, oppure è contenta e in libertà. E’ pallida se ti è amica, rosa se felice e grata. Dal bocciolo al fiore maturo, è un crescendo di novità, di sfumature e posture: dal mattino alla sera, la Rosa, credimi, è sincera.

Spunta poi, un po’ più in là, l’amore vero, con forma di turbante. Narra la leggenda che sia frutto del sangue di un giovane innamorato; altri, invece, lo vedono scontroso e freddo di sentimenti. Che credano quel che vogliono, ognuno, gli osservatori. Si fa rosso, talvolta, per dichiarare amore, o giallo, quando ama senza speranza; violetto se modesto. Egli solo sa cosa serba in sé, mentre lì sta, ritto, in perfetto equilibrio di forma e di colori, con il cuore in mano, passionale, il Tulipano.

Nel candore dell’innocenza, casto e fiero, il Giglio sta, bianco, puro, maestoso. Si colora un po’ di rosa, talvolta, se si lascia andar a qualche vezzo di vanità. Con tinte gialle mostra la sua nobiltà. Può esser dolce, devoto e perseverante. Di donna onesta è ideale amante.

Appariscente, lussureggiante, suscita stima e rispetto, l’elegante Peonia, nella bianca sua purezza, nel rosso richiamo ad Eros; mai dimentica di profumarsi di romanticismo, talvolta è timida e vergognosa. Prospera, valorosa e nobile d’animo, in piena fioritura diffonde pace attorno a sé, in tutta la natura.

Visitati talvolta da creature alate, son lì con le loro espressioni, che pian piano prendono una forma che non rimarrà uguale a se stessa. Con il sole dentro o curvati sotto il peso di acqua scrosciante, esplosioni di colori, o steli scheletriti, tra alberi di albicocche assaggiate da farfalle dalle stesse sfumature di arancio; tra piante di susine Regina Claudia, meline Gava, ciliegie e pere, accanto a more, fragole, pomodori, zucche e rosmarino.

Spuntano, sbocciano, fioriscono… Son semplici fiori? Steli, petali, foglie. Son banali colori? Visti, rivisti, riveduti? Di quelli che puoi, in verità, trovar anche al mercato… Son di più, molto.

Son anime, sentimenti, desideri: son le nostre paure, le nostre voglie. Nascono e crescono, spalancati a raccoglier energia, a donare profumi e bellezze, nel fior fiore del loro essere fiori, a mezzogiorno. Li scalda il sole, li nutre la terra, li sconquassano le tempeste e al calar della sera, quel che avevano han dato, ora meritano il riposo. Un petalo cade, come una lacrima commossa, atterra su un tappeto di foglie, si accartoccia, si scurisce.

Quel che erano resta a nutrire la terra, a dar sostegno ove occorre, in quel continuo divenire in cui nulla è vano e svanisce, ma che il tempo trasforma. Nuovi semi in essa dormiranno; nuovi germogli spunteranno. Nuove sculture saranno forgiate e il giardino incantato ancora vivrà.

Mani nodose e stanche raccolgono petali sfogliati, e preparano il terreno per le nuove stagioni; accanto, mani giovani che apprendono l'arte della vita. Al di là dei cespugli rinsecchiti, occhi grandi, che molto hanno guardato e apprezzato, scrutano curiosi dita intrecciate: l'antico e il nuovo. Occhi piccoli guardano curiosi gli occhi grandi e sgranandosi osservano il passaggio di consegne, i primi cenni del domani che verrà. Attimi preziosi, che qualcuno ha immortalato per noi, perché la magia, che continua e fluisce nel tempo, continui ad esserci anche attraverso il nostro sguardo.



venerdì 13 marzo 2015

Il Teatro delle Donne, Milano 8 marzo 2015


Il Teatro delle Donne, Milano

Nella splendida cornice del piano terreno di Villa Litta, a Milano,
recitando versi di Alda Merini e Antonia Pozzi, 

Alda Merini e Antonia Pozzi

Il teatro delle Donne, Milano

Valeria Rondoni e Francesca Dono,

Il Teatro delle Donne, Milano

con la voce di Antonella Addea,

Il Teatro delle Donne, Milano

e la partecipazione dell'attrice Valeria Ferrario 
che ha recitato la lettera di Reyhaneh Jabbari alla madre prima di essere impiccata. 
Parole di donne, ma anche di uomini, con Luca Ilarda e "A Silvia" di Giacomo Leopardi:

Il Teatro delle Donne, Milano

Un pomeriggio intenso e coinvolgente in cui ho avuto il piacere di leggere qualche stralcio del mio racconto "I nuovi inquilini del piano di sopra".

Il Teatro delle Donne, Milano

Qualche altra immagine nella pagina facebook: Il Mio Vivere a Milano.



Le Parole delle Donne torneranno mercoledì 18 marzo... Segui il link!


martedì 3 marzo 2015

Qualche parola su questa pagina bianca


Sono una donna indaffarata, disoccupata, ma non in-occupata; 
sempre di corsa a fare e disfare, tra documenti da sistemare,
tomi da studiare, romanzi da leggere, fantasie da disegnare. 

Ed è così che qualche volta lascio in bianco queste pagine amate, 
non per trascuratezza, o perché siano dimenticate, 
ma perché ne ho tante altre da colorare, musicare, 
riempire di passioni e desideri, di esperienze e speranze. 

Ma questa sera una carezza la voglio lasciare, qui, 
a questo angolo nel vento, e lasciarmi dondolare un po' 
a guardare che succede, se qualcuno passa di qua, 
e magari mi sorride. Io di certo sorrido.

Ciao a tutti!!! By CapelloAlVento

Fiori spuntano come 
sorrisi su labbra irradiate di felicità

martedì 6 gennaio 2015

La luna del 5 gennaio 2015



Luna dell'Epifania 2015 - CapelloAlVento
 
 
Poesia della natura, la luna,
in questa sera buia,
che riempie e illumina di energia lo sguardo mio
 
 
(Daniela Troncacci)
 
 

venerdì 19 dicembre 2014

"Ricordi sotto l'albero di Natale" di Carmen L.


Luci di Natale - capelloalventoCarmen è una mia amica, conosciuta quando ancora non ero a Milano: per molti anni, durante la nostra adolescenza, siamo state pen friends. Ora siamo amiche di Facebook. 

Ma oltre la penna (o la tastiera) c'è di più. 

C'è un ricordo speciale che Carmen conserva, di quando era giovane mamma - giovane lo è ancora, e mamma, e nonna! - , un ricordo dolce che condivide con noi:



"RICORDI SOTTO L'ALBERO di NATALE"

Quella che sto per narrarvi... è una storia vera!
Se non erro, correva l'anno 1994... Mia figlia Valentina era piccolissima, aveva due anni e mezzo circa. Non andava ancora all'asilo, l'avevo iscritta, ma era in lista d'attesa. Era dicembre, tempo di recite natalizie un pò ovunque... Alcune sue amichette andavano già a scuola materna e si preparavano all'evento ...di fine anno. Vale è stata sempre una bimba sveglia e diligente, molto espansiva ed affettuosa fin dalla più tenera età. Insieme giocavamo tanto, scrivevamo e disegnavamo. Quest'ultime due cose erano e sono tuttora le nostre passioni. A me, infatti, è rimasta la voglia di scrivere e lei non ha mai perso l'interesse per l'arte del disegno. Un giorno, per caso, mi era venuta la brillante idea di farle imparare a memoria una piccola poesia, alla sua altezza, alla sua portata. Mi ritrovavo, così, a comporre pochi versi, semplici, ma sentiti, del tutto spontanei e genuini, che recitavo con la mia piccola, in modo naturale, proprio come se fossero il testo di una canzoncina. Per lei, ed anche per me, era diventato un nuovo gioco. La piacevole novità divertiva molto entrambe. Detto fatto, in pochissimo tempo, aveva già imparato tutti i versi per benino. Di questo non ne avevamo parlato con nessuno, doveva essere una sorpresa sia per il papà che per i nonni. Il 25 dicembre era prossimo, ormai... e non avrebbe tardato ad arrivare. Quel pomeriggio di Natale, come di consuetudine, io e la mia famiglia eravamo a casa dei miei genitori, con i miei fratelli, alcuni zii e cugini. Era stato un pranzo lungo, succulento e ricco di leccornie. Mio padre, da buon napoletano, era, ma lo è ancora, un grande appassionato di cucina; mia madre gli stava accanto, lo aiutava volentieri. Insieme erano due perfetti padroni di casa... e nel salotto, pregno di calore e affetto, si respirava tutta l'aria magica del "Giorno Santo". Il tempo trascorreva piacevolmente. Avevamo già mangiato dolci e panettone. Il caffè era sul fuoco. Le pance dei presenti erano gonfie, qualcuno indietreggiava dal tavolo e iniziava a sbottonarsi, altri si erano spostati sul divano. Tra una chiacchiera e l'altra, volavano risate a suon di barzellette. Mia nipotina sbirciava, di nascosto, i suoi doni. Quanta allegria! Finalmente, era giunto il momento! Ad un certo punto... avevo chiesto ai parenti di fare un attimo di silenzio e, dopo aver abbassato le luci della sala, avevo preannunciato loro una sorpresa. Nel frattempo, a bassa voce, in un orecchio, spiegavo a mia figlia che era arrivata l'ora della recita. Inizialmente aveva esitato. Si sentiva, forse, un pò intimidita. Era molto emozionata! Ma poi si era decisa e, col mio aiuto, era salita su una sedia. Lei non ha mai amato stare al centro dell'attenzione e, in quell'occasione, era un pochino a disagio. Sembrava un angioletto: aveva i capelli biondi, come l'oro, e gli occhioni verdi. Vestita a festa era favolosa più che mai! Sembrava una bambolina di porcellana, tanto era bella! Nella stanza, tutti gli sguardi erano rivolti a lei. Come una persona adulta, poi, si schiariva la voce, superava l'attimo d'imbarazzo e, lasciandosi andare, iniziava a recitare, orgogliosa e fiera, la sua filastrocca:

"Oggi è Natale 
una festa speciale
Siamo riuniti 
con tutti i parenti
Vogliamoci bene
felici e contenti".

Gli ospiti erano, evidentemente, meravigliati e stupiti per la bravura, la spontaneità e l'ingenuità della creatura. Erano scoppiati applausi e sorrisi all'unanime!!! Il papà ed i nonni erano super emozionati ed io non riuscivo a contenere le lacrime di gioia. Valentina stessa, che avvertiva tanta allegria, amore e serenità, era felice ed emozionata. Saltò, direttamente, dalla sedia alle mie braccia. Eravamo contentissime! La poesia natalizia era stata un successone, ma soprattutto quel breve momento, magico come il Natale, ci era entrato a tutti nel cuore. Ed ora sono diventati ricordi, emozioni indelebili... di vent'anni fa!!! 

(Carmen L.)


Per leggere altro di Carmen visita la sua pagina facebook: L'Alma Si Libra

Vuoi lasciare anche tu un pensiero, un'immagine, un suggerimento per eventi per questo Natale 2014? Scrivimi a: capelloalvento@gmail.com


domenica 30 novembre 2014

Stelle della solidarietà Aism


Qualche giorno fa il mio perenne raffreddore mi ha condotta in farmacia e lì sul banco ho trovato questa graziosa stella natalizia! Era insieme ad altre
disponibili a 2 euro l'una per finanziare la ricerca sulla Sclerosi Multipla.
 
Così ho scoperto che si può anche diventare promotore della raccolta fondi richiedendo gratuitamente i kit e facendo conoscere l'iniziativa ad amici, colleghi, conoscenti, raccogliendo i fondi per conto dell'Aism ed inviarli dopo le feste! Oppure si può fare, come sempre, una donazione spontanea.
 
"Con una donazione ad AISM regali subito a bambini e adolescenti un presente migliore e la speranza di un mondo senza SM".
 
Per informazioni clicca QUI
 
 

Raccontami il tuo Natale!

 
E' già Natale? Sembra ancora lontano, eppure... Eppure tanto attorno ci parla del periodo speciale che avvolge il Natale in giorni di frenesia e di attesa. Carico di significati che gli vogliamo attribuire, o vuoto di importanza, in qualche modo ci coinvolge e trascina.

C'è il Natale dei Credo religiosi, c'è quello dei ricordi (dolci, teneri, allegri, o tristi), c'è il Natale dello spendere e spandere, o il Natale dei bambini, con Babbo Natale che ancora riesce ad incantare grandi e piccini.
 
Nella mia pagina Il Mio Vivere A Milano raccolgo informazioni circa gli eventi che si snocciolano per la città di Milano, suggerimenti per regali solidali, ma anche commenti, riflessioni, racconti o poesie a tema "il Natale", che saranno poi condivise in questo blog. Visita la pagina Speciale Natale 2014
 
Per contribuire a questo amichevole scambio di idee, puoi scrivere a capelloalvento@gmail.comt